Cartina artistico-culturale della provincia di Parma
Storia di Parma
Il toponimo ‘’Parma’’si pensa che derivi dalle tribù etrusche ‘’Parmii’’ o‘’Parmnial’’, anche se non sono stati trovati centri etruschi nella zona. Secondo altri, il nome deriva dal latino ‘’
Parma’’o ‘’Parmae’’, che significa scudo rotondo in dotazione alla fanteria che richiamava la funzione strategica della città. La derivazione dell’attuale nome, venne in seguito conservata dalla colonia romana, la città venne fondata nel 183 A.C., secondo quanto riportato da Tito Livio, da parte di un contingente di 2000 capifamiglia guidati dai triumviri M. Emilio Lepido, T. Ebuzio Caro e L. Quinto Crispino durante l’epoca della politica espansionistica operata dall’Urbe verso Nord con l’intento di consolidare il dominio nella Gallia Cisalpina, sul territorio dei Celti Anamari, sulla via Emilia da poco tracciata (che costituì il decumano della città). Il foro romano corrisponde all’attuale Piazza Garibaldi, e il cardo è via Farini e via Cavour, il decumano è via Repubblica e via Mazzini. Parma raggiunge la sua massima espansione in età imperiale e nel I secolo d.C. ottiene il titolo di ‘’Julia’’,per la fedeltà dimostrata verso Roma. Dopo tre secoli di pace, iniziò la guerra tra Costantino e Massenzio, che causa alla città incendi e devastazioni. Nel 377 l’imperatore Graziano decide di insediare nel territorio ormai totalmente spopolato una tribù di barbari vinti.
Nel 452 Parma viene saccheggiata da Attila, ma gli abitanti hanno il tempo di rifugiarsi sui monti dell’Appennino. Alla cacciata dei Goti, Parma rifiorisce nuovamente durante il breve periodo bizantino (539-568), nel quale a partire dal 554, la città viene ribattezzata ‘’Chrysopolis’’, forse in ragione della presenza del Tesoro militare. Nel 568, i Longobardi, i quali occuparono circa un terzo della superficie abitata. Nel 773, Carlo Magno occupò Parma scendendo verso Roma. Nel XII secolo sono state costruite le opere architettoniche più
antiche come il Duomo ed il Battistero. Nel 1545 papa Paolo III crea il Ducato di Parma e Piacenza, destinandolo al figlio illegittimo Pier Luigi Farnese, i cui discendenti lo governarono fino al 1731. In questo periodo Parma conosce una particolare fama per la sua scuola di pittura, con artisti del livello del Correggio e del Parmigianino. Il 21 marzo 1801 con il trattato di Madrid Napoleone Bonaparte annette il Ducato di Parma alla Francia. Il Congresso di Vienna, seguito all’abdicazione di Napoleone, restaura il ducato come Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, affidandolo a Maria Luigia d’Austria. La duchessa attua un programma di sviluppo e di riforma delle strutture assistenziali e delle opere pubbliche, rinnovando anche la veste urbanistica e architettonica della città e potenziando le vie di comunicazione, con la realizzazione della strada Parma-La Spezia e di numerosi porti. Maria Luigia d’Austria regge le
sorti del Ducato fino al 1847, quando viene riassegnato alla linea parmense dei Borbone, con Carlo III di Borbone (1849-1854). Il 5 settembre 1859 scoppiano manifestazioni popolari pacifiche organizzate dai liberali, favorevoli all’annessione del Ducato di Parma al Piemonte. Parma entra provvisoriamente a far parte delle province dell’Emilia, rette da Luigi Carlo Farini. Nel1860 tramite plebiscito il ducato passa al Regno di Sardegna, quindi al Regno d’Italia. La recente assegnazione alla città di Parma della sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare EFSA ha rappresentato per molti cittadini e istituzioni l’occasione di un ritorno al ruolo più internazionale e prestigioso di piccola capitale europea. Parma viene ricordata nei tempi moderni per essere stata protagonista nel 1922 di uno dei rari episodi di resistenza antifascista dell’epoca, che le meritarono la fama de città ‘’rossa’’, con l’erezione da parte di elementi comunisti delle ‘’Barricate’’ al fine di impedire alle Camicie Nere di Italo Balbo l’accesso ai quartieri dell’Oltretorrente. Nel primo dopoguerra il comune di Parma era costituito quasi interamente da territorio urbano. A questa crescita demografica si associò uno sviluppo urbano al di fuori dei bastioni del 1500, demoliti per far posto alle nuove costruzioni.
Parma’’o ‘’Parmae’’, che significa scudo rotondo in dotazione alla fanteria che richiamava la funzione strategica della città. La derivazione dell’attuale nome, venne in seguito conservata dalla colonia romana, la città venne fondata nel 183 A.C., secondo quanto riportato da Tito Livio, da parte di un contingente di 2000 capifamiglia guidati dai triumviri M. Emilio Lepido, T. Ebuzio Caro e L. Quinto Crispino durante l’epoca della politica espansionistica operata dall’Urbe verso Nord con l’intento di consolidare il dominio nella Gallia Cisalpina, sul territorio dei Celti Anamari, sulla via Emilia da poco tracciata (che costituì il decumano della città). Il foro romano corrisponde all’attuale Piazza Garibaldi, e il cardo è via Farini e via Cavour, il decumano è via Repubblica e via Mazzini. Parma raggiunge la sua massima espansione in età imperiale e nel I secolo d.C. ottiene il titolo di ‘’Julia’’,per la fedeltà dimostrata verso Roma. Dopo tre secoli di pace, iniziò la guerra tra Costantino e Massenzio, che causa alla città incendi e devastazioni. Nel 377 l’imperatore Graziano decide di insediare nel territorio ormai totalmente spopolato una tribù di barbari vinti.
Nel 452 Parma viene saccheggiata da Attila, ma gli abitanti hanno il tempo di rifugiarsi sui monti dell’Appennino. Alla cacciata dei Goti, Parma rifiorisce nuovamente durante il breve periodo bizantino (539-568), nel quale a partire dal 554, la città viene ribattezzata ‘’Chrysopolis’’, forse in ragione della presenza del Tesoro militare. Nel 568, i Longobardi, i quali occuparono circa un terzo della superficie abitata. Nel 773, Carlo Magno occupò Parma scendendo verso Roma. Nel XII secolo sono state costruite le opere architettoniche più
antiche come il Duomo ed il Battistero. Nel 1545 papa Paolo III crea il Ducato di Parma e Piacenza, destinandolo al figlio illegittimo Pier Luigi Farnese, i cui discendenti lo governarono fino al 1731. In questo periodo Parma conosce una particolare fama per la sua scuola di pittura, con artisti del livello del Correggio e del Parmigianino. Il 21 marzo 1801 con il trattato di Madrid Napoleone Bonaparte annette il Ducato di Parma alla Francia. Il Congresso di Vienna, seguito all’abdicazione di Napoleone, restaura il ducato come Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, affidandolo a Maria Luigia d’Austria. La duchessa attua un programma di sviluppo e di riforma delle strutture assistenziali e delle opere pubbliche, rinnovando anche la veste urbanistica e architettonica della città e potenziando le vie di comunicazione, con la realizzazione della strada Parma-La Spezia e di numerosi porti. Maria Luigia d’Austria regge le
sorti del Ducato fino al 1847, quando viene riassegnato alla linea parmense dei Borbone, con Carlo III di Borbone (1849-1854). Il 5 settembre 1859 scoppiano manifestazioni popolari pacifiche organizzate dai liberali, favorevoli all’annessione del Ducato di Parma al Piemonte. Parma entra provvisoriamente a far parte delle province dell’Emilia, rette da Luigi Carlo Farini. Nel1860 tramite plebiscito il ducato passa al Regno di Sardegna, quindi al Regno d’Italia. La recente assegnazione alla città di Parma della sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare EFSA ha rappresentato per molti cittadini e istituzioni l’occasione di un ritorno al ruolo più internazionale e prestigioso di piccola capitale europea. Parma viene ricordata nei tempi moderni per essere stata protagonista nel 1922 di uno dei rari episodi di resistenza antifascista dell’epoca, che le meritarono la fama de città ‘’rossa’’, con l’erezione da parte di elementi comunisti delle ‘’Barricate’’ al fine di impedire alle Camicie Nere di Italo Balbo l’accesso ai quartieri dell’Oltretorrente. Nel primo dopoguerra il comune di Parma era costituito quasi interamente da territorio urbano. A questa crescita demografica si associò uno sviluppo urbano al di fuori dei bastioni del 1500, demoliti per far posto alle nuove costruzioni.
Strutture Parmensi
TEATRO FARNESE: è stato costruito tra la fine del 1617 el’autunno del 1618. Il teatro nacque per volontà di Ranuccio I Farnese. Nel maggio 1944, in seguito ad un bombardamento, fu quasi completamente distrutto, soprattutto nelle parti lignee e nelle statue in stucco. Nel 1956 è stato restaurato e ricostruito secondo il progetto originale.
DUOMO DI PARMA: è una basilica posta nell’attuale piazza Duomo, la basilica ecclesia Sanctae Mariae, faceva parte del complesso episcopale, che comprendeva anche un battistero e la dimora del vescovo, situato in una zona allora periferica rispetto al cuore della città romagnola.
BATTISTERO: il Battistero di Parma si trova accanto al Duomo ed è considerato come il punto di giunzione tra l’architettura romanica e l’architettura gotica. Il Battistero fu commissionato a Benedetto Antelami, che ne iniziò la decorazione nel 1196, come attesta un’iscrizione sul portale. Il Battistero è in marmo rosa di Verona. La conclusione avvenne entro il 1270, quando l’edificio venne solennemente consacrato.
BASILICA DI SANTA MARIA DELLA STECCATA: è un santuario realizzato a Parma tra il
1521 ed il 1539.
PALAZZO DELLA PILOTTA: è un vasto insiemi di edifici che si trova nel centro storico di Parma, situato tra Piazzale della Pace e il Lungoparma. Il nome deriva dal gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio.
PALAZZO DUCALE: è una costruzione imponente, voluta da Ottavio Farnese nella seconda metà del ‘500. L’edificio attuale è stato soggetto a vari restauri e rifacimenti. Intorno ad esso si estende l’immenso parco ducale. Qui hanno sede la caserma dei R.I.S. di Parma.
TEATRO REGIO: è un teatro situato nel centro di Parma, precisamente in via Garibaldi. All’inizio era chiamato ‘’Nuovo Ducale Teatro’’. Fu la duchessa Maria Luigia a far costruire il Teatro Regio, poiché riteneva inappropriato alle sue esigenze il Teatro Farnese.
REGGIA DI COLORNO: fu costruita agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese sui resti della rocca di Colorno.
ROCCA SANVITALE: Si erge al centro del borgo, circondata da un ampio fossato d"acqua,racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524. E come i castellani di un tempo, dalla "Camera ottica", grazie ad un ingegnoso sistema di lenti e di prismi, si può ancora curiosare, stando segretamente nascosti sulla vita della piazza.
ROCCA DEI TERZI: Probabilmente il castello a difesa del feudo di Sissa era già presente nell'XI secolo, forse lo stesso conquistato dai Terzi all'inizio del Trecento, munito al punto da resistere anche ai tremendi assalti dei Rossi all'inizio del secolo successivo, ma non allo smantellamento voluto dalla Repubblica di Venezia in seguito al suo intervento a sostegno dei Terzi (1424).
ROCCA DI SALA BAGANZA: si tratta di una costruzione a torri angolariquadrate, con dongione centrale. La Rocca si trova su un colle nella riva destra del fiume Baganza. Un tempo era sotto il dominio dei Sanvitale. Nel 1612 grazie a Ranuccio Farnese finisce la dominazione da parte dei Sanvitale.
ROCCA DEI MELI LUPI: voluta dai feudatari di Soragna, i marchesi Bonifacio ed Antonio Lupi, nel 1385, viene trasformata nel secolo XVII in splendida e fastosa residenza dei Principi Meli Lupi, che ancor oggi ne sono proprietari e la abitano. Il fantasma di questo castello è Cassandra o meglio conosciuta come ‘’Donna cenerina’’.
ROCCA DI SAN SECONDO: la Rocca situata a San Secondo, già esistente, nel XVI secolo fu abbellita con notevole sfarzo, per non sentirsi inferiore a nessuno, compresi i nuovi detentori del potere nelle terre parmensi. Il fantasma di questo castello è una giovane fanciulla trucidata non ancora ventenne.
PALAZZO DEI PALLAVICINO: iI palazzo che si affaccia sulla piazza del paese a Zibello, chiamato Palazzo Pallavicino o Palazzo Vecchio, è in realtà un edificio formato da due corpi con caratteristiche palesemente diverse, anche se perfettamente accostati uno all'altro.
FORTEZZA DEI BARDI: sorge a Bardi su un grande sperone roccioso. La fortezza dovrebbe risalire intorno all’X secolo secondo alcuni documenti trovati. Il fantasma di questo castello è il Cavaliere Morello, comandante delle guardie del castello.
TORRE DI LAGRIMONE: la Torre si trova a Tizzano Val Parma. Essa risale alla fine del XV secolo. È una torre quadrangolare del tardo Medioevo, la cui altezza non supera i venti metri.
CASTELLO DI BERCETO: si trova a Berceto, ha un portale di accesso sopraelevato coronato da due torri angolari rotonde, che servivano soprattutto da avvistamento e protezione. Risale al XIII secolo, sulle spoglie di un anticopresidio longobardo. Col dominio dei Rossi, il castello assume una grande imponenza e importanza dal 1441.
CASTELLO DI CANTIGNACO: il castello fu costruito intorno all’XI secolo da Adalberto Pallavicino. si trova in una frazione di Salsomaggiore Terme. Pare che la torre principale risalga all’anno 1030, alta oltre 30 metri e ancora oggi ben conservata.
CASTELLO DI FELINO: come dice il nome, il castello si trova a Felino. La prima notizia della presenza del castello risale al 1140.
CASTELLO DI TORRECHIARA: la fortezza è stata costruita tra il 1448 e il 1460 dal Magnifico Pier Maria Rossi. Si trova a Langhirano, più precisamente a Torrechiara. Il fantasma di questo castello è la bellissima Duchessa murata viva dal marito che lo abitavano.
CASTELLO DI MONTECHIARUGOLO: costruito da Guido Torelli nel XV secolo sui resti di
un preesistente insediamento, svetta a strapiombo sul torrente Enza. Nel corso del Cinquecento, con Pomponio Torelli, insigne umanista e letterato, acquista nuovo splendore. Si accede alla possente struttura merlata dal ponte levatoio dove leggenda vuole che ancora oggi si aggiri il fantasma della Fata Bema.
CASTELLO DI NOCETO: la presenza della rocca è documentata dal 1226, ma la struttura che si vede ora, al centro di Noceto, risale al XV secolo.
CASTELLO DI PELLEGRINO PARMENSE: il castello è uno dei più antichi della provincia di Parma. È stato fondato nel 981 da Alberto di Baden. È stato ricostruito poi nel 1198 da Guglielmo Pallavicino.
CASTELLO DI ROCCABIANCA: è stato costruito attorno alla metà del Quattrocento per l’amata Bianca Pellegrini da Magnifico Pier Maria Rossi, alla morte di questo passa ai Pallavicino.
CASTELLO DI TABIANO: l’antico Borgo di Tabiano Castello risale all’XI secolo ed è costruito sulle rovine di un insediamento romano. Era la fortezza militare dei Pallavicino.
CASTELLO DI VARSI: il castello ha un’origine incerta ma molto antica, si pensa intorno al XIII secolo. Si trova nel comune di Varsi, nel cuore della Val Ceno.
CASTELLO DEI PALLAVICINO: eretto nel 1208 sopra uno scoglio di arenaria. Roccaforte strategica a salvaguardia della vallata del Ceno. Si trova a Varano de Melegari.
DUOMO DI PARMA: è una basilica posta nell’attuale piazza Duomo, la basilica ecclesia Sanctae Mariae, faceva parte del complesso episcopale, che comprendeva anche un battistero e la dimora del vescovo, situato in una zona allora periferica rispetto al cuore della città romagnola.
BATTISTERO: il Battistero di Parma si trova accanto al Duomo ed è considerato come il punto di giunzione tra l’architettura romanica e l’architettura gotica. Il Battistero fu commissionato a Benedetto Antelami, che ne iniziò la decorazione nel 1196, come attesta un’iscrizione sul portale. Il Battistero è in marmo rosa di Verona. La conclusione avvenne entro il 1270, quando l’edificio venne solennemente consacrato.
BASILICA DI SANTA MARIA DELLA STECCATA: è un santuario realizzato a Parma tra il
1521 ed il 1539.
PALAZZO DELLA PILOTTA: è un vasto insiemi di edifici che si trova nel centro storico di Parma, situato tra Piazzale della Pace e il Lungoparma. Il nome deriva dal gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio.
PALAZZO DUCALE: è una costruzione imponente, voluta da Ottavio Farnese nella seconda metà del ‘500. L’edificio attuale è stato soggetto a vari restauri e rifacimenti. Intorno ad esso si estende l’immenso parco ducale. Qui hanno sede la caserma dei R.I.S. di Parma.
TEATRO REGIO: è un teatro situato nel centro di Parma, precisamente in via Garibaldi. All’inizio era chiamato ‘’Nuovo Ducale Teatro’’. Fu la duchessa Maria Luigia a far costruire il Teatro Regio, poiché riteneva inappropriato alle sue esigenze il Teatro Farnese.
REGGIA DI COLORNO: fu costruita agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese sui resti della rocca di Colorno.
ROCCA SANVITALE: Si erge al centro del borgo, circondata da un ampio fossato d"acqua,racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524. E come i castellani di un tempo, dalla "Camera ottica", grazie ad un ingegnoso sistema di lenti e di prismi, si può ancora curiosare, stando segretamente nascosti sulla vita della piazza.
ROCCA DEI TERZI: Probabilmente il castello a difesa del feudo di Sissa era già presente nell'XI secolo, forse lo stesso conquistato dai Terzi all'inizio del Trecento, munito al punto da resistere anche ai tremendi assalti dei Rossi all'inizio del secolo successivo, ma non allo smantellamento voluto dalla Repubblica di Venezia in seguito al suo intervento a sostegno dei Terzi (1424).
ROCCA DI SALA BAGANZA: si tratta di una costruzione a torri angolariquadrate, con dongione centrale. La Rocca si trova su un colle nella riva destra del fiume Baganza. Un tempo era sotto il dominio dei Sanvitale. Nel 1612 grazie a Ranuccio Farnese finisce la dominazione da parte dei Sanvitale.
ROCCA DEI MELI LUPI: voluta dai feudatari di Soragna, i marchesi Bonifacio ed Antonio Lupi, nel 1385, viene trasformata nel secolo XVII in splendida e fastosa residenza dei Principi Meli Lupi, che ancor oggi ne sono proprietari e la abitano. Il fantasma di questo castello è Cassandra o meglio conosciuta come ‘’Donna cenerina’’.
ROCCA DI SAN SECONDO: la Rocca situata a San Secondo, già esistente, nel XVI secolo fu abbellita con notevole sfarzo, per non sentirsi inferiore a nessuno, compresi i nuovi detentori del potere nelle terre parmensi. Il fantasma di questo castello è una giovane fanciulla trucidata non ancora ventenne.
PALAZZO DEI PALLAVICINO: iI palazzo che si affaccia sulla piazza del paese a Zibello, chiamato Palazzo Pallavicino o Palazzo Vecchio, è in realtà un edificio formato da due corpi con caratteristiche palesemente diverse, anche se perfettamente accostati uno all'altro.
FORTEZZA DEI BARDI: sorge a Bardi su un grande sperone roccioso. La fortezza dovrebbe risalire intorno all’X secolo secondo alcuni documenti trovati. Il fantasma di questo castello è il Cavaliere Morello, comandante delle guardie del castello.
TORRE DI LAGRIMONE: la Torre si trova a Tizzano Val Parma. Essa risale alla fine del XV secolo. È una torre quadrangolare del tardo Medioevo, la cui altezza non supera i venti metri.
CASTELLO DI BERCETO: si trova a Berceto, ha un portale di accesso sopraelevato coronato da due torri angolari rotonde, che servivano soprattutto da avvistamento e protezione. Risale al XIII secolo, sulle spoglie di un anticopresidio longobardo. Col dominio dei Rossi, il castello assume una grande imponenza e importanza dal 1441.
CASTELLO DI CANTIGNACO: il castello fu costruito intorno all’XI secolo da Adalberto Pallavicino. si trova in una frazione di Salsomaggiore Terme. Pare che la torre principale risalga all’anno 1030, alta oltre 30 metri e ancora oggi ben conservata.
CASTELLO DI FELINO: come dice il nome, il castello si trova a Felino. La prima notizia della presenza del castello risale al 1140.
CASTELLO DI TORRECHIARA: la fortezza è stata costruita tra il 1448 e il 1460 dal Magnifico Pier Maria Rossi. Si trova a Langhirano, più precisamente a Torrechiara. Il fantasma di questo castello è la bellissima Duchessa murata viva dal marito che lo abitavano.
CASTELLO DI MONTECHIARUGOLO: costruito da Guido Torelli nel XV secolo sui resti di
un preesistente insediamento, svetta a strapiombo sul torrente Enza. Nel corso del Cinquecento, con Pomponio Torelli, insigne umanista e letterato, acquista nuovo splendore. Si accede alla possente struttura merlata dal ponte levatoio dove leggenda vuole che ancora oggi si aggiri il fantasma della Fata Bema.
CASTELLO DI NOCETO: la presenza della rocca è documentata dal 1226, ma la struttura che si vede ora, al centro di Noceto, risale al XV secolo.
CASTELLO DI PELLEGRINO PARMENSE: il castello è uno dei più antichi della provincia di Parma. È stato fondato nel 981 da Alberto di Baden. È stato ricostruito poi nel 1198 da Guglielmo Pallavicino.
CASTELLO DI ROCCABIANCA: è stato costruito attorno alla metà del Quattrocento per l’amata Bianca Pellegrini da Magnifico Pier Maria Rossi, alla morte di questo passa ai Pallavicino.
CASTELLO DI TABIANO: l’antico Borgo di Tabiano Castello risale all’XI secolo ed è costruito sulle rovine di un insediamento romano. Era la fortezza militare dei Pallavicino.
CASTELLO DI VARSI: il castello ha un’origine incerta ma molto antica, si pensa intorno al XIII secolo. Si trova nel comune di Varsi, nel cuore della Val Ceno.
CASTELLO DEI PALLAVICINO: eretto nel 1208 sopra uno scoglio di arenaria. Roccaforte strategica a salvaguardia della vallata del Ceno. Si trova a Varano de Melegari.